| 4. Quella mattina il cielo era pieno di nuvole grigie; un ventitreenne biondo fissava un po’ deluso il paesaggio fuori dalla finestra con in mano una tazza di caffé fumante. Shin”Sembra proprio che oggi debba piovere.” Sam”Konnichiwa nii-kun!”Esclamò spuntandogli alle spalle. Shin”Buongiorno imouto-chan!”Salutò sorridendo. Sam”Allora, stasera inizi a lavorare all’Akatsuki bar, giusto?”Chiese preparandosi una tazza di caffélatte. Shin”Esatto! Ho il primo turno di notte.” Un Naruto ancora assonnato scese lentamente le scale. Na”Buongiorno...”Disse con la voce ancora impastata dal sonno. Dopo qualche minuto Sam e Naruto uscirono di casa dirigendosi in direzioni diverse. Sam”Ah! Naru!- si girò verso di lui ruotando sui suoi roller - Salutami tutti!” Na”Ok! E tu salutami Riza e Roy!” ************** Tenten correva per i corridoio con in mano dei fogli per il professore di matematica; oggi c’era il compito di geometria e lei era stata incaricata di fotocopiare i quesiti, aveva perso tempo facendo finta di ascoltare le ciarle inutili di una bidella e ora doveva sbrigarsi per non ricevere una ramanzina. Ne”Come mai così di fretta?” La sedicenne si fermò di colpo facendo cadere le schede atterra; davanti a lei stava un diciassettenne alto, dai lunghi capelli castani e gli occhi bianchi: Neji Hyuga, rappresentante d’istituto nonché capitano della squadra di palla canestro del liceo. Il suo amore segreto. Ten”Gomen ne Hyuga-san!”Esclamò abbassando il capo per non far vedere il rossore che le imporporava le guance rosate. Si abbassò cercando di riprendere tutte le schede cadute, seguita a ruota dal ragazzo. Ten”Non c’è bisogno che ti disturbi, faccio da sola!” Il ragazzo si alzò porgendole alcuni fogli. Ne”Figurati, infondo sono stato io a farteli cadere! Tieni.” Tenten li prese facendo un frettoloso inchino. Ten”Arigatou!”Disse scappando velocemente verso la sua classe. Sarebbe mai riuscita a dichiararsi? Se andava avanti in questo modo no . Decisamente no . Neji dal canto suo stava ancora fissando il corridoio in cui era sparita, quella ragazza lo aveva incuriosito fin dal primo giorno in cui l’aveva vista a scuola: allegra, gentile, generosa, sempre col sorriso sulle labbra; sapeva che faceva parte del club di ginnastica artistica e che era anche la migliore. Era strano, per lui, interessarsi così tanto a una ragazza... Un ragazzo dai capelli neri a scodella e con delle enormi ciglia che facevano da cornice ai suoi occhi neri, lo raggiunse. Rock”Ehi Neji! Si può sapere che ti prende?!? Dobbiamo entrare in classe!” Quella voce squillante distolse dai suoi pensieri lo Hyuga, che annuì distratto col capo seguendolo verso la loro aula. ************ Sakura camminava tranquillamente diretta verso l’aula di biologia , d’un tratto si bloccò: affianco alla porta dello studio del preside c’era, seduto in modo scomposto, Sasuke Uchiha. Sk”Buon giorno Uchiha-san!”Disse facendo un piccolo inchino. Il ragazzo la guardò con indifferenza fuori, ma dentro di sé cercava di memorizzare ogni più piccolo particolare di quella ragazza che tanto lo affascinava; lei dal canto suo rimase un po’ delusa dal comportamento del moro, tuttavia gli regalò un sorriso dolcissimo. (*l’autrice scappa in bagno a vomitare, Hiei la guarda con un gocciolone enorme in testa*) Ino arrivò in quel momento. Ino”Ehi fronte spaziosa?!? Per caso ci stai provando con il MIO ragazzo?!?”Domandò calcando sulla parola ‘mio’. Sk^ Proprio adesso doveva venire a rompere?!?^ ”Tranquilla Ino-pig! Non ci sto provando con lui!”Esclamò con superiorità. E pensare che una volta erano amiche; un giorno, di punto in bianco, la bionda l’aveva snobbata dicendo che era stufa di avere un rapporto di amicizia con qualcuno che non era alla sua altezza, e Sakura ci era rimasta male. Ino la guardò storto, per poi andarsi a sedere sulle gambe del moro e cingergli il collo con le braccia. Ino”Che hai combinato sta volta?”Chiese con naturalezza. Ss”Ho dato un pugno al prof.”Rispose annoiato. Sakura si morse il labbro inferiore da dentro frustrata, che cosa aveva Ino più di lei? Perché Sasuke l’aveva scelta?! La bionda dal canto suo sorrise leggermente notando l’espressione delusa della rosa, lei sapeva della sua cotta per il minore degli Uchiha. Shikamaru sbucò da un corridoio. Shi”Sakura muoviti. La prof è già in classe.” Sk”Arrivo Shika.”Disse incamminandosi verso di lui con lo sguardo dei due ragazzi fisso sulla sua persona. Ino era sempre più infastidita nel vedere quei due assieme, ma non riusciva a spiegarsi il perché. Sasuke invece mal sopportava il rapporto che sembrava esserci tra loro. Prima di andarsene seguito da Sakura, Shikamaru guardò tristemente di sottecchi la bionda. Shi^ E’ inutile che mi illuda, non mi noterà mai...^ (povero il mio sempai adorato...ç_ç nda) *********** Rientrando in classe Naruto guardò nuovamente di sottecchi Hinata, era impossibile per lei credere che una ragazza così bella fosse una teppista; aveva chiesto ai suoi amici delle informazioni sul suo conto: Hinata Hyuga, sedici anni, cugina del rappresentante d’istituto, nonché primogenita di uno degli uomini più importanti del Giappone, acuta intelligenza e praticamente capo indiscusso della scuola, neanche il preside osava contraddirla. Hi”Uzumaki, la vuoi smettere di fissarmi?” La sua voce fredda e scocciata e il suo sguardo di ghiaccio gli gelarono i pensieri. Hinata aveva appena scoperto che le piaceva molto stuzzicare quel biondino, lo aveva sorpreso molte volte a fissarla con sguardo perso durante la mattinata. Il ragazzo sembrò riprendersi. Na”Non stavo fissando te!”Disse girando la testa dalla parte opposta. Un brusio di stupore si alzò nell’aula, subito tutti i loro compagni iniziarono a parlottare tra di loro a bassa voce. La ragazza sorrise soddisfatta, nessuno aveva mai avuto il coraggio di rispondere ad una sua provocazione. *************** Sam, Riza e Roy camminavano tranquilli verso l’università, all’improvviso una moto nera con disegnate delle nuvole rosse li sorpassò rischiando di investire l’Uzumaki; lei si buttò di lato. Ri”Sam! Stai bene??”Chiese preoccupata aiutandola a rialzarsi. Sam”Di chi è quella moto?!?”Domandò chiudendo gli occhi mentre un enorme nervo le pulsava violentemente sulla fronte. Roy”E-è di Itachi Uchiha...”Disse indietreggiando spaventato. Sam”Ha oltrepassato il mio limite di pazienza...”Disse fredda, troppo fredda; si diresse verso l’entrata. I due deglutirono a vuoto, quel tono di voce significava soltanto una cosa: era arrabbiata, MOLTO arrabbiata; chiunque la conosceva bene sapeva una cosa importantissima, MAI farla arrabbiare, ne andava della proprio salvezza. Itachi Uchiha aveva appena commesso il più grosso errore della sua vita. Ri”Che facciamo?” Roy”Chiamiamo un’ambulanza, ce ne sarà bisogno...” Il ventenne si tolse il casco nero, grazie alle sapienti mani di Ino i segni viola ora erano nascosti dal fondotinta; vide avvicinarsi tranquillamente la ‘bambolina’, sembrava essere calma e per niente arrabbiata, apparenza. Sam”Ehi Uchiha!” Ita”Chi si vede! La bambolina di ieri!” Sam”Non chiamarmi bambolina.” Ita”Perché, se no che mi fai?!?”Chiese sprezzante. La ragazza sorrise, un sorriso che non aveva niente di rassicurante, aveva appena trovato un modo per sfogarsi; l’Uchiha era nei guai, guai grossi. ********************** Entrò per la seconda volta all’Akatsuki, di sera il locale era ancora più suggestivo:infondo all’enorme salone c’era un palco, al momento coperto dalle tende nere; sparsi qua e là c’erano grandi tavoli dalle tovaglie rosso sangue con tovaglioli di seta nera dagli orli rosso vermiglio elegantemente piegati; le luci soffuse davano un effetto ancora più bello; dietro al bancone da bar in legno rosso e nero era dipinta sul muro, nero, una splendida luna rossa. (*__________* nda+Hiei) Un uomo alto, dai capelli blu ad ananas e l’espressione vagamente simile a quella di un pesce lesso, gli si avvicinò. ?”Desidera?”Chiese con falsa cortesia. Shin”Sono Shin Uzumaki.”Disse un po’ titubante. D’un tratto tutta la sua falsa cortesia sparì. ?”Ah certo, il capo mi aveva avvertito. Vieni, ti presento la tua partner di lavoro.”Disse incamminandosi verso le cucine. ?”Ehi Yoko!” Una ragazza dai lunghi capelli rossi e occhi di rubino si avvicinò a loro con fare annoiato; Shin ne rimase affascinato, per la prima volta era lui ad essere affascinato da una ragazza. Yo”Che vuoi Kisame?”Chiese scocciata. Ki”Questo è il tuo nuovo partner di lavoro. Vedi di non distruggere l’autostima anche a lui!”Disse guardandola storto, poi se ne andò. La rossa gli fece una linguaccia, per poi dedicarsi al ventitreenne:alto, biondo, occhi azzurri, sul bel viso d’angelo era dipinta un’espressione divertita; rimase per un istante incantata dal suo sorriso. Yo”Ciao! Io sono Yoko Haruhi.”Disse riprendendosi. Shin”Io invece sono Shin Uzumaki.” Yo”Sei per caso parente di Sam Uzumaki?”Chiese curiosa. Shin”Si, sono suo fratello maggiore. Tu la conosci?” Yo”Frequentiamo la stessa università.”Rispose sorridendo divertita. Yo^ Chissà come reagiranno i ragazzi vedendo Itachi!? ****************** Ino e Sasuke si tenevano lo stomaco dalle risate, mentre Itachi stava seduto sul divano pieno di lividi. Ino”Non riesco a credere che quella ragazza ti abbia pestato!”Esclamò con le lacrime agli occhi per il troppo ridere. Ss”E’ diventata il mio nuovo idolo!” Ita”Smettetela di ridere!! AHIA!!!!” Hi”Sta fermo! Ti devo disinfettare il labbro!”Disse tra il severo e il divertito. La mora era seduta in ginocchio accanto a lui con una mano teneva un flacone di disinfettante, mentre con l’altra puliva con un batuffolo di ovatta il labbro spaccato del ragazzo; il cugino della Hyuga era appoggiato allo stipite della porta. Ne”Ma come ha fatto una ragazza a ridurti in questo stato?!?” Ita”Quell’Uzumaki è imprevedibile.” Ino”Uzumaki? Hina, sbaglio o il novellino della tua classe ha lo stesso cognome?” Hinata annuì per poi appoggiare la testa sulla spalla del ventenne. Ita”Sei stanca?” In risposta ricevette un mugugno di assenso, le cinse le spalle con un braccio mentre anche Sasuke si sedeva al fianco della sedicenne. Era un rapporto strano, il loro; erano come fratelli, soprattutto Hinata e Itachi. Venivano da due famiglie ricche, ma questo non voleva dire che erano felici; i loro padri pretendevano da loro il meglio, in ogni contesto: il padre di Hinata voleva fare della figlia un ‘erede perfetta’ pronta ad eseguire ogni suo ordine; il padre di Itachi e Sasuke, invece, voleva a tutti i costi che tutti e due diventassero degli avvocati, senza dar peso alle loro opinioni. Unica nota d’affetto nella loro famiglia era la madre: Mikoto Uchiha appoggiava i sogni dei figli, li incoraggiava a non mollare mai, e cercava di convincere il marito a lasciarli liberi; per Hinata la situazione era diversa, sua madre morì quando lei aveva cinque anni, da quel momento suo zio Hiashi aveva cercato in ogni modo di proteggerla dal padre. In Yoko, Neji e nei due Uchiha aveva trovato dei fratelli, erano come una famiglia, soprattutto dopo il suo gesto di alcuni anni prima; sul suo stomaco c’era ancora la cicatrice, ogni volta che la vedeva o la sfiorava riviveva qui ricordi sfocati: il sangue intorno a lei, sulle sue mani, le loro urla, gli sguardi preoccupati e impauriti di Neji e Itachi mentre le tenevano alta la testa, le lacrime e le frasi sconnesse di Yoko mentre tamponava l’emorragia con la sua felpa, la voce tremante di Sasuke mentre chiamava l’ambulanza. Ino era entrata nella loro vita più tardi. Aveva promesso di non fare mai più una cosa del genere.
fine 4 cappy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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