| ed eccomi qui dopo secoli e secoli che aggiorno! U.U
10. Dear Mum
Tenten arrivò a scuola con il morale sottoterra, Sakura voleva sapere il perché, ma nel momento in cui aprì la bocca per parlare Naruto la bloccò, sul suo volto era dipinta un’espressione tutt’altro che allegra, e capì che era meglio lasciar perdere. Flash back La famiglia Uzumaki e la famiglia Mustang si conoscevano da sempre, erano molto amiche e i bambini passavano molto tempo assieme. Quella per tutti era una sera come le altre, le due coppie erano andate a cena insieme e avevano lasciato i figli a casa Uzumaki con la vicina di casa, un’anziana signora dolce e gentile che adorava fare i biscotti; i piccoli Naruto e Tenten, di nove anni, giocavano a fare i ninja, Sam e Kana, di dodici e undici anni, stavano guardando la registrazione di Top gun sedute sul divano con tanto di pop corn, Roy ronfava alla grande accanto alla sorella, mentre Shin, di sedici anni, stava ascoltando il suo lettore CD seduto sul tappeto con la schiena contro il divano; d’un tratto il campanello suonò ripetutamente, ad aprire fu la signora, quando entrò nel salone piangeva a dirotto con le mani a coprire la bocca, affianco a lei stava un poliziotto dall’aria dispiaciuta e piuttosto a disagio, quello che disse fu una pugnalata al cuore per tutti. “I vostri genitori sono morti durante una rapina.” Fine flash back Nell’intervallo Naruto si avvicinò lentamente alla castana, che era appoggiata a una finestra. Na”Hey Ten, quando vogliamo andare a trovarli?”Chiese in tono grave. Ten”Per me e i miei fratelli va bene oggi pomeriggio…”Rispose fissando le nuvole. Iniziarono a camminare per uscire nel cortile, avevano tutti e due delle ore di buca; un ragazzo con dei rasta assurdamente verdi si mise di fronte a Tenten, bloccandole il passaggio, dietro di lui c’era un gruppo di ragazzi. Tizio”Ehy signorina, sai che sei una vera bellezza?”Domandò credendosi irresistibile. Lei non gli rispose, si limitò a scansarsi e ricominciare a camminare insieme all’amico, ma il tizio le arpionò il braccio. Ten”Lasciami!”Sibilò minacciosa. Il ragazzi l’avvicinò violentemente alla sua faccia. Tizio”Tua madre non ti ha insegnato l’educazione?! Credo di no, magari è una troia come te!” Tasto sbagliato. Tenten gli rifilò un potentissimo pugno allo stomaco, due ragazzi la placcarono con difficoltà prima che potesse fare altro, anche Naruto venne bloccato; Ino, dall’angolo in cui era nascosta, corse velocemente verso la classe di Neji e Sasuke, arrivata di fronte alla porta dell’aula la spalancò violentemente, facendo prendere un colpo ai presenti. Prof”Signorina Yamanaka, cosa vuole?!” La ragazza ignorò completamente la professoressa di biologia cercando di riprendere fiato. Ino”Neji! Sasuke! E’ scoppiata una rissa!” Ne”Dovrebbe importarcene qualcosa?!”Chiese con tono sarcastico. Ino”Si, visto che c’entrano Uzumaki e Mustang!” Sul volto di Neji si formò il panico, si alzò di scatto e uscì dall’aula seguito da Sasuke e Ino. Ss”Spiegaci la situazione.”Disse mentre attraversavano i corridoi. Ino”Stavo camminando per i corridoi, ho visto il capo dei rastoni idioti provarci con Tenten, poi ha chiamato lei e sua madre troie e lei gli ha dato un pugno.” Ss”Nonostante l’offesa lei non mi sembra il tipo da risse.” Ino”So io il motivo…”Disse seriamente. Ne”E qual è?” Ino”Naruto ha perso i suoi genitori, ricordate? L’altro giorno ho chiesto un paio di cose a mio padre, i genitori di Tenten sono morti insieme a quelli di Uzumaki, e oggi è l’anniversario della morte…” Neji si fermò di colpo deglutendo a vuoto, poi ripartì ancora più velocemente; arrivati videro Naruto, Tenten, Shikamaru, Chouji e perfino Sakura prendersi a botte con i rastoni, ma gli idioti erano in maggioranza; Neji parò un colpo diretto alle spalle di Tenten per poi mettersi schiena contro schiena con lei. Ne”Una mano? Sono un esperto nelle risse.” Un brivido le percorse la spina dorsale quando la sua schiena aderì a quella di lui; Sasuke si posizionò di fianco a Naruto. Na”Dimmi un po’ Uchiha, perché sei qui?”Chiese schivando un pugno. Ss”Perché Neji è una delle poche persone che stimo, e non gli è piaciuto quello che ha detto l’idiota, anche lui ha perso sua madre.” Na”Beh, siamo in tre.” Gli volò vicino un rastone, che andò a sbattere contro il muro. Hi”In quattro.”Disse seriamente affiancandolo. ****** Sam si avvicinò silenziosamente al suo migliore amico insieme a Riza, lui stava seduto per terra con gli occhi chiusi. Sam”Roy…” Il ragazzo aprì gli occhi, la testa era appoggiata contro la ringhiera della terrazza. Roy”Sono passati sette, chi l’avrebbe mai detto…” Sam annuì sedendosi vicino a lui mentre Riza gli si era seduta accanto abbracciandolo; l’Uzumaki tirò fuori dallo zaino un quaderno rigido completamente nero, lo carezzò lievemente con il dorso della mano, come se si potesse rompere. Sam”Ti ricordi la promessa che ci eravamo fatti tutti e sei?” Roy”Si, dovevamo raccogliere tutto ciò che riguardava quella sera, poi, passati sette anni, avremmo bruciato tutto, come per dire che nonostante il dolore avremmo continuato a vivere con il sorriso…” Sam”Come avrebbero voluto loro…”Sussurrò stringendo il quaderno al petto. Roy”Beh, ci siamo riusciti.”Disse scompigliandole i capelli. Corsero per le scale, era tempo di andare a casa, durante la corsa per il corridoio Sam travolse Itachi. Sam”Scusa Uchiha-kun!”Esclamò continuando a correre. Ita^ U-chiha-kun?! Ho sentito bene?!^ Ancora scosso si accorse che per terra c’era un libro nero, doveva essere caduto dallo zaino della biondina, lo aprì curioso di sapere di quale materia fosse, ma nella prima pagina nulla che c’entrasse con la scuola. ‘In memoria dei nostri genitori: Arashi e Yukiko Uzumaki Ushio e Asako Mustang. Morti il 17/01/2000.’ Gli si formò un nodo alla gola, quel giorno era proprio il diciassette gennaio, nella pagina dopo c’era una foto delle due famiglie, Sam assomigliava tantissimo a sua madre; si avviò di corsa verso il cortile, vide i tre amici cercare disperatamente nei loro zaini. Ita”Ehm… Cercate questo?”Chiese mostrando il quaderno. I tre lo fissarono con tanto d’occhi, senza preavviso Sam lo abbracciò. Roy”S-sam?!”Chiamò incredulo. Resasi conto di quello che stava facendo si allontanò da lui paonazza. Sam^ La solita cretina! Non voglio che capisca che mi sono innamorata di lui! Però…. Avrei voluto restare dov’ero…^ (cm ti capisco °ç° nda) Itachi dal canto suo si sentiva strano, non aveva mai sentito battere così forte il suo cuore, più passava il tempo e più capiva che la sua era molto, molto più che semplice attrazione fisica. ****** Tenten e Neji erano in infermeria per disinfettare e fasciare una ferita che quest’ultimo si era fatto. Ten”Hyuga-san, ancora mi devi spiegare perché ti sei battuto insieme a me.”Disse fasciandogli la mano. Ne”Perché nessuno ha il diritto di offendere o distruggere il ricordo di una persona cara, è successa la stessa cosa anche a me con il ricordo di mia madre. E comunque, chiamami Neji.” La ragazza lasciò perdere il lavoro per fissarlo dritto negli occhi, panna e cioccolato, bellissima coppia (mi sta venendo fame! XD nda), gli sorrise con dolcezza per poi avvicinarsi pericolosamente al suo viso, cercando di ignorare il rumore assordante del suo cuore. Ten”Grazie… Neji…”Disse prima di baciarlo. Non ci volle poi molto perché lui rispondesse. ****** Itachi si stese sul suo letto (eheh! sapessi cosa ci farai tra un po’ in quel letto…jeje nda ke si sfrega le mani) rigirandosi tra le mani una lettera, vinto dalla curiosità l’aprì. ‘21/12/03 Cara mamma, come va lassù? Domanda stupida, lo so, ma questo è l’unico modo che ho per cercare di non piangere. Tu lo sai che non ho mai creduto al principe azzurro, o meglio, non mi è mai piaciuto lo stereotipo del principe azzurro: biondo, occhi azzurri, modi gentili ventiquattro ore su ventiquattro. Eppure, sta volta ci avevo creduto; certo, non era biondo e non aveva gli occhi azzurri, ma i suoi modi erano gentili e generosi, con me era sempre dolcissimo. Ma in realtà quella era solo la sua maschera, lui mi voleva solo usare, non provava niente per me; diceva di amarmi, e io come una stupida ci ho creduto. Adesso ho paura, paura di innamorarmi di qualcuno simile a lui… Mamma, tu credi ancora nel principe azzurro? Credo di si… infondo, il tuo l’hai sposato…’
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