| APRO GLI OCCHI E VEDO TE “Quando chiudo gli occhi vedo il mio passato, oscuro e doloroso. Ma quando li riapro vedo il mio presente e il mio futuro pieni di gioia e di affetto, perché apro gli occhi e vedo te. Io ti amo Camilla!” (biondinaxn.p.) P.S. lo so ke mi vorrete uccidere dopo aver letto qst fic, però........................................... VI PREGO RISPARMIATEMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1. Destino? Una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere con due ciocche nere davanti al viso raccolti in una coda alta correva verso la sua scuola, come al solito era in ritardo, ogni anno arrivava in ritardo il primo giorno di scuola, cosa che l’aveva resa nota a tutti i professori del liceo. Era un po’ cambiata, Camilla, le piacevano i colori scuri, non ascoltava più i gruppi pop o per ragazzine, e quell’estate aveva convinto la madre a farle fare i secondi buchi alle orecchie e a tingersi alcune ciocche di nero; stava diventando punk. Era iniziato tutto l’ultimo giorno di scuola, quando aveva sentito per la prima volta colei che era diventata il suo mito, Anna Tsuchiya; se lo ricordava bene quel giorno, dopo la cerimonia finale della scuola e la litigata con Alessia per parlare con Fabrizio si era diretta da sola verso casa; e passando per il centro l’aveva sentita dal vivo, la sua voce roca l’aveva subito affascinata, i suoi modi di fare, le parole e la musica delle sue canzoni, non ne poteva più fare a meno. Un altro cambiamento era l’acconciatura, finalmente s’era decisa a lasciar perdere quegli stupidi codini che la facevano sembrare una ragazzina, ormai aveva diciassette anni! Ce”Non posso crederci! Camilla, sei proprio tu?!”Chiese meravigliata una diciassettenne dai lunghi capelli rosa e gli occhi azzurri. Ca”In carne ed ossa Cecilia!”Esclamò abbracciandola. Ce”Ma che hai fatto al look?”Chiese una volta sciolto l’abbraccio. Ca”Sto diventando punk!” Ce”Incredibile! Ti lascio per tre mesi e mi stravolgi tutto!” La bionda scoppiò a ridere seguita dall’amica, poi furono raggiunte da un loro coetaneo alto, moro con riflessi bluastri e gli occhi blu. To”Ciao ragazze!” Ca”Ciao Tommy!” Il ragazzo abbracciò Cecilia, la bionda sorrise contenta, sapeva che quell’estate si erano messi insieme. Ce”Alessia e Fabrizio?” Ca”Io non li ho visti!” To”Neanche io!” La campanella suonò, segnando definitivamente e sfortunatamente l’inizio dell’anno scolastico. Ca”In che sezione siete?”Chiese tirando fuori dalla cartella il suo I-pod nero. To”Tutti e due nella E! Tu?” Ca”Uffa! Io sono nella B!”Esclamò delusa. Ce”Ci potremmo sempre vedere nella pausa pranzo!”La rassicurò. Ca”E’ vero! Adesso scusate, ma devo proprio andare! Altrimenti arrivo tardi in classe! Ciao!”Esclamò allontanandosi. Correva a perdifiato lungo i corridoi del secondo piano in cerca della sua classe, cuffie nelle orecchie, cantava a bassa voce la parole di ‘Zero ‘; d’un tratto andò a sbattere contro qualcuno, finendo poi atterra con le cuffie per aria e l’I-pod in mano. Ca^ Ci mancava solo questa!^ “Mi scusi!”Disse rialzandosi. Incontrò un paio di profondi occhi verde smeraldo contornati da fili magenta (tipo Kurama), le note e le parole del ritornello la raggiungevano ovattate dalle cuffie, amplificando le sue sensazioni; il cuore le batteva all’impazzata, le orecchie le fischiavano leggermente, il cervello era andato in confusione, fissava ipnotizzata quegli occhi che sembravano volerle scavare dentro.
Camminava lentamente per i corridoi della sua nuova scuola, non aveva fretta, tanto prima di entrare in classe doveva passare dal preside; d’improvviso vide una ragazza bionda correre nella sua direzione, prima di poter dire qualcosa la bionda sbattè contro di lui cadendo all’indietro. Ca”Mi scusi!”Disse rialzandosi. La sua voce era dolce e un po’ squillante, gli occhi coloro cioccolato fondente attiravano i suoi in maniera impressionante, nessuna c’era mai riuscita; le labbra leggermente dischiuse a formare insieme al resto del viso un espressione incantata, lui cadde come in uno strano incantesimo lanciato da quelle labbra.
Cavilla cadde come in trance, nessuna reazione quando quel ragazzo sconosciuto le alzò leggermente il viso con due dita, niente neanche quando avvicinò pericolosamente il volto al suo, le diede un bacio leggero, senza pretese; quel contatto con le sue labbra la risvegliò dal torpore, si staccò da lui dandogli uno schiaffo, per poi scappare divenendo rossa fino alla radice dei capelli.
Shura si prese mentalmente a schiaffi, che cazzo gli era preso?!? Non gli era mai successa una cosa simile, lui sempre freddo e distaccato, che baciava la prima che gli veniva addosso; appoggiò la testa al vetro trasparente della finestra sospirando, la guancia era un po’ rossa, ma non faceva male. Guardando le nuvole si accorse che adesso le sue labbra avevano il gusto della vaniglia. Shu^ Il suo sapore?^
Nascosta dietro una parete Camilla si fermò ansimando, era ancora rossa e di certo non per la corsa; si appoggiò al muro sfiorandosi con un dito le labbra, uno strano brivido le corse lungo la spina dorsale, che le succedeva?!? Ripensandoci, quando quel ragazzo l’aveva baciata uno strano calore mai provato prima le aveva invaso il corpo. Perché?!? in fondo non era stato neanche un vero bacio! Però, una vocina interiore le diceva che in fondo le era piaciuto. Ca^ Impossibile! Io sono innamorate di Fabrizio!^ Voltando lo sguardo vide una porta in legno con vicino un cartellino con su scritto ‘4° B’. Ca”Incredibile!”Sussurrò bussando. Dopo pochi minuti senti provenire dall’interno un ‘Avanti!’, entrò pronta alla solita sfuriata del professore. Ca!Buon giorno! Sono Minami Cavilla, mi scusi per il ritardo, non trovavo la classe!” Seduta alla cattedra c’era un’anziana signora dall’aspetto simpatico e gioviale. Prof.”Non si preoccupi signorina Minami! Io sono solo una supplente, adesso si sieda ad uno dei posti vuoti.” La ragazza annuì esultando interiormente, guardando verso i compagni vide che i banchi vuoti erano solamente due, uno vicino alla finestra e uno nella fila centrale; seduta al banco affianco a quello centrale stava una ragazza dai chignon rosso bordeaux e gli occhi verdi che le sorrideva, la sua amica Carolina. Car”Ciao! Come sta Mirmo?” Ca”Bene, e Panda?”Chiese sedendosi. (ho ftt qlc modifica ^^ nda) Car”Anche lui sta bene!” Da qualche mese anche Carolina aveva in casa un folletto, il piccolo Panda; sia lui che gli altri folletti quel giorno erano nel loro regno. Un ragazzo entrò in classe, la supplente prese il foglio che le porgeva. Prof”Bene! Ragazzi vi presento un nuovo studente della nostra scuola, Shura Akasaki.” Cavilla, che nel frattempo stava parlando via bigliettini con Carolina, alzando lo sguardo rischiò di avere un infarto, alto, corti e ribelli capelli color magenta, occhi verde smeraldo, lineamenti quasi felini e fisico apparentemente perfetto. Ca^ Lui?!?^ Shura ebbe la sua stessa reazione incrociando i suoi occhi. Shu^ Lei?!?^
fine primo cappy!!!!!!!!!!!!!!!!^O^
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