| Come Romeo e Giulietta
La osservava. Di giorno. Di notte. In missione. Nei momenti di pausa.
Non poteva farne a meno, non voleva farne a meno.
Sorrideva quando la vedeva felice. Diventava incredibilmente geloso quando Kakashi le stava troppo accanto. Era invidioso di Naruto, perché essendo il suo adorato fratellino le era sempre vicino. Mentre lui poteva farlo solamente in pochi momenti della giornata.
Per sua fortuna però, c’era la notte. Tutte le notti. Con la pioggia, con la neve, col freddo dell’inverno, col caldo afoso dell’estate. Poteva incontrarla in quella radura sperduta e nascosta agli occhi di tutti dalla fitta boscaglia.
E lì parlavano, scherzavano, giocavano, si coccolavano, si amavano come due normalissimi ragazzi della loro età. Purtroppo però quell’illusione finiva col nascere del sole.
Perché lei era una ninja della foglia e lui un traditore di livello S.
Eppure non potevano fare a meno di amarsi, non volevano.
E così allo spuntar del sole si lasciavano a malincuore. Lui tornava ad essere Itachi Uchiha, lo sterminatore del suo clan, uno dei componenti più forti e pericolosi dell’organizzazione criminale più potente al mondo.
E lei tornava ad essere Sam Uzumaki, la primogenita del grande Yondaime Hokage, un ninja di rilievo di Konoha, la sorella maggiore di uno degli obbiettivi dell’Akatsuki.
Quello era un giorno come gli altri.
Nel tardo pomeriggio a Konoha non c’erano missioni ed una calma surreale permeava nelle strade, per il gran caldo perfino gli scalmanati come Naruto e Kiba avevano preferito fare un sonnellino.
Sam invece ne aveva approfittato per starsene tranquillamente ai confini della boscaglia, dove non andava mai nessuno, seduta comodamente contro il tronco di una grande quercia leggeva all’ombra della sua folta chioma, aspettando.
Itachi si stese elegantemente accanto a lei, poggiando il capo sulle sue gambe sode fasciate da attillati pantaloncini neri.
“Cosa leggi?”Chiese carezzandole in modo lento e sensuale il ventre.
“Romeo e Giulietta.”Rispose sorridente chiudendo il libro e posandolo di fianco a lei.
“Uhm… Non ti ci vedo a leggere storie del genere.”
“E sentiamo un po’ il perché…”Disse guardandolo un po’ piccata mentre lui cambiava posizione.
Sorrise maliziosamente, adorava stuzzicarla, risalì fino al suo collo abbronzato iniziando a depositarvi piccoli baci.
“Perché sono troppo tristi per la mia pazza e bellissima gattina.”
La bionda sorrise dandogli dello stupido gatto pervertito e si abbandonò in quelle attenzioni.
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“Itachi! Finalmente ti ho trovato!”
“Fratellino…”
Nessun tono nella voce, quel giorno era stranamente inquieto, come se dovesse succedere qualcosa.
E come al solito i suoi pensieri erano rivolti a lei.
Fa che non le accada niente…
Una volta tanto avrebbe dovuto preoccuparsi per se stesso…
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Un dolore lancinante al cuore le fece cedere le ginocchia, si ritrovò a carponi per terra con il respiro mozzato.
“Sorellona! Che hai?!”Chiese preoccupato inginocchiandosi accanto a lei.
Aiutata da Naruto si rimise in piedi e guardò il resto del team 7 in missione con lei, Kakashi e Yamato avevano degli sguardi preoccupati, Sakura sembrava molto spaventata e sul punto di piangere, Sai sembrava essere l’unico realmente calmo.
“N-non è niente… Forse sono solo un po’ stanca….”Rispose sorridendo rassicurante al fratello.
Un’altra fitta la fece appoggiare quasi a peso morto al sedicenne, che la sorresse prontamente.
Alla terza fitta capì.
Itachi…
Si staccò dal biondo e si concentrò al massimo e sentì il suo chackra a poca distanza da loro.
Era debole, troppo debole.
Si voltò verso Naruto con un sorriso malinconico e gli diede un bacio sulla fronte.
“Perdonami nii-chan….”Sussurrò prima di correre via.
Il biondo sentì qualcosa rompersi in lui, le corse dietro in preda al terrore e li vide, sotto al dirupo, Sasuke era poco distante da un Itachi moribondo, e lei era lì, sul margine del terreno.
“SAM!”
Si voltò un ultima volta verso il fratello, poi si buttò.
Itachi la guardò cadere a pochi centimetri da lui, entrambi ancora in vita, ma per poco.
“S-sei una s-stupida… Dovevi continuare a vivere…”
Sam non rispose, strisciò fino ad accostarsi al suo corpo e poggiare il capo sul suo torace insanguinato, lui con le sue ultime energie l'abbracciò, Naruto e Sasuke piangevano in silenzio.
“Ti amo.”
“Anche io.”
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Alcuni tempi dopo Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha uccisero gli anziani del consiglio di Konoha, colpevoli di aver obbligato Itachi Uchiha allo sterminio del clan.
Naruto dopo pochi anni divenne Hokage, affiancato da Sasuke e Shikamaru come consiglieri.
In una stanza sotterranea del grande palazzo venne allestita una camera dei ricordi per i due amanti defunti, tra tutti gli oggetti presenti ne spiccavano due.
Il libro di Sam e un anello.
Alla parete venne appeso un quadro che raffigurava i due ragazzi e sotto di esso una frase.
“E non ci fu storia di maggior dolore
che quella di Giulietta e del suo amore…”
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Ok. Questa cosa è molto tragica. E’ tutta colpa di CSI Los Angeles é_è….. povere me T.T
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